L’AMORE SI RIVESTE DI SILENZIO

imagesSignore, sono qui davanti a te, davanti all’Eucarestia. segno avvolto di mistero e di presenza, di luce e di ombra.
I nostri occhi abitualmente si compiacciono di ciò che appare e si lasciano riempire da ciò che impressiona, mentre ora dobbiamo sottostare a ciò che non si vede, a ciò che non colpisce, a ciò che non attrae.
Eppure questo fa parte di Te, Gesù Eucarestia.
La Tua presenza e la tua realtà sono legate a queste ” priorità” umane.

Il Tuo, Signore, è un nascondimento che va al di là delle leggi della natura: ti riveli velandoti, ci parli con il silenzio, ci ami morendo.
Questo tuo stile, Signore Gesù, ci sconcerta e spesso ci appare quasi impossibile.

Non riusciamo a comprendere questo tuo essere ” Presenza nascosta ”.
Noi ci fermiamo ai frutti di un albero e non alle sue radici, ci fermiamo al volo degli uccelli e non pensiamo all’aria che li sostiene, ci rallegriamo per la spiga di grano e non pensiamo a quel chicco che, morendo, l’ha generata.

Anche adorare per noi, Signore diventa difficile, proprio perchè non c’è nulla da vedere.
Non riusciamo a vedere quello che diciamo, non riusciamo a capire quello che vediamo.
Bisogna entrare nel tuo stile di silenzio e di umiltà, per amarti così come sei, o Gesù.

Dobbiamo entrare nella logica per l’amore che si nasconde, nell’amore per l’altro, dando la prevalenza al ” tu “  più che all’ ” io “.

E allora eccomi, Signore, come la sposa del Cantico dei Cantici che cerca il suo amato, e poi  lo trova e poi lo perde e poi lo ritrova ancora, ma non cessa mai di amarlo.