PECCATI DI GOLA

PECCATO DI GOLA ( mangiate ciò che vi sarà presentato) secondo le regole alimentari

“Ma ecco la festa e l’allegria, l’ammazzar dei buoi e lo scannar di pecore,

saziarsi di vivande e ubriacarsi di vino:  <“ Mangiamo e beviamo,

 che domani si muore”>>.

Ma il Signore degli eserciti ha rivelato alle mie orecchie

 che questo peccato non vi sarà rimesso fino alla vostra

morte”  (Is. 22,13-14)

Il Peccato di gola è uno dei vizi capitali più connaturato all’essere umano, infatti

riguarda la maniera diretta nel modo come ci nutriamo,  più delle volte  con ingordigia che va a ledere  la  parte fisica; per cui non si può trascurare la sua radice spirituale. Essendo il nostro corpo un dono di Dio.

Ciascun germe che possa intaccare la buona salute dell’corpo e dell’anima va analizzato attraverso un esame di coscienza.

Il maligno è pronto a sfruttare ogni breccia che gli offriamo ( sia essa minima o ampia) per conquistare il nostro cuore e farci cadere nella disperazione. Nelle Sacre Scritture dell’Antico Testamento ricordiamo ESAU’, che per un piatto di lenticchie perdette la sua primogenitura ( Gdt 12,20 e segg.)

Gesù nel Nuovo Testamento  ci dà l’insegnamento su come si debba condurre la propria vita.

Egli ci dà la libertà interiore per quanto riguarda i bisogni anche legittimi, del corpo. Le preoccupazioni materiali ci discostano dal concetto di fede  e di abbandono dei figli al Padre ( Mt. 6, 25-33).

Occorre vigilare per evitare che ci si appesantisca nell’ubriachezza, nella stanchezza, e nella sonnolenza ( Lc.21, 34). In questa luce, la lotta al vizio della gola si inquadra nel combattimento spirituale.

Infatti, San Paolo si rivolse alla comunità di Corinto dicendo: che il mangiare e il bere  erano finalizzati al solo godimento  nei banchetti   (1 Cor. 6,10-12). E non alla spiritualità del cibo.

Nella lettera ai Filippesi (3,19) l’Apostolo  và alla sorgente del vizio della gola scrivendo che ci sono persone << che hanno per dio  il loro ventre>>

Ogni essere che va alla deriva ha il proprio dio ( la carica, il denaro, le donne etc. etc.) ci sono molti che vivono per mangiare  anziché mangiare per vivere, e la loro pancia e loro piccolo dio.

Ecco il legame tra la gola e la ribellione prima; la superbia si dimostra quale fonte di tutti i nostri mali.

Pensiamo ai gravi disturbi dell’alimentazione come la bulimia, o l’anoressia questo rapporto disordinato nei confronti del cibo, è causato da una assenza di riferimenti sani sui quali impostare la propria vita.

La prevalenza dell’apparire sull’essere fa sbilanciare queste persone in un abbandono totale al mondo dell’effimero.

Vengono lusingate dalla moda e dai “must” che, per avere successo, le inebriano fino a condurle al collasso; satana usa le sue prende e poi le getta.

Anche i Padri della Chiesa trovano una connessione tra la gola e la lussuria. Questi due tipi di appetito vanno di pari passo.

Questo grave vizio della gola mina la salute. Il primo organo a soffrire è lo stomaco perché il troppo mangiare e bere non aiuta ad elaborare la digestione, ma  dilata, lo irrita trasforma in un focolaio  di umori nocivi.

Il fegato si ingrossa, le vene si gonfiano, i reni si trasformano, il sangue si guasta, l’intestino si irrigidisce, il corpo si fa pesante e inetto al lavoro.

Ecco che abbiamo stanchezza, nausea, vomiti, insonnie, dolori, paralisi e anche la morte.

Non c’è  nulla che più accorci la vita e la aggravi quanto l’eccesso degli alimenti.

Ne uccide più la gola che la spada.

La nostra vittoria sul peccato di gola  se faremo prevalere l’amore sull’egoismo se pensiamo a quando cibo si butta per strafare e non pensiamo al prossimo che manca anche del necessario. Che raggiungiamo l’obiettivo di una vita sana e spirituale Essa inficia il nostro rapporto con Dio perché ci induce ad amarlo per contraccambiare la sua bontà.

Se è pericolosa la gola sul piano fisico,  oggi ci si vive con opulenza, sazia ed indifferente a chi ha fame, capaci di distruggerci con l’alcool, droga, con i piaceri della tavola, per coloro che vogliono seguire il Cristo, non è meno pericoloso il vizio della gola spirituale.

Troppi perseguono la via dello straordinario, rifiutando la via del nascondimento e del umiltà. “ mi riferisco al fideismo”

Impariamo a seguire la via del parsimonioso  e della temperanza ( che è una delle quattro virtù cardinali) e facciamo una analisi su noi stessi al fine di debellare il vizio della gola spirituale, perché la ricerca di emozioni e sensazioni ci distoglie dall’Essenziale.

Una nota particolare è il digiuno un atto di sacrificio di noi stessi per ristabilire il dominio  dello spirito sul corpo., unito alla preghiera rappresenta la più profonda forza spirituale. Il Padre non rimane indifferente  alla nostra rinuncia potenziandola come un dono d’amore verso il prossimo, per la gloria del Signore.

Quando è delicato Dio per chi  soccorra un fratello bisognoso

Gesù in fatti ci ha detto: In Mt. 17,12 leggiamo:  . . Questa razza di demoni si scaccia se non con la preghiera e il digiuno.