Ho paura, Signore, della mia povertà.
Chiamata ad annunciare la Tua Parola, aiutami, Signore, a vivere di te e a essere strumento della Tua pace.
Assistimi con la tua luce, perchè le sorelle e fratelli trovino in me una testimone credibile del Vangelo.
Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita, perchè le parole, quanto veicolano la tua, non suonano false sulle mie labbra.
Esercita su di me un fascino così potente, che, prima ancora dei miei fratelli, io abbia a pensare come te, ad amare la gente come te, a giudicare la storia come te.
Concedimi il gaudio di lavorare in comunione e inondami di tristezza ogni volta che, isolandomi dagli altri, pretendo di fare la mia corsa da sola.
Ho paura, Signore, della mia povertà. Regalami, perciò, il conforto di veder crescere le mie sorelle, e i miei fratelli nella conoscenza e nel servizio di Te, uomo libera e irresistibile amante della vita.
Infondi in me una grande passione per la verità, e impediscimi di parlare in tuo nome se prima non ti ho consultato con lo studio e non ho tribolata nella ricerca.
Salvami dalla presunzione di sapere tutto. Dall’arroganza di chi non ammette dubbi. Dalla durezza di chi non tollera ritardi. Dal rigore di chi non perdona debolezze. Dall’ipocrisia di chi salva i principi e uccide le persone.
Trasportami, dal Tabor della contemplazione, alla pianura dell’impegno quotidiano. E se l’azione inaridirà la mia vita, riconducimi nel deserto del silenzio. Dalle alture scoprirò i segreti della contempl-attività, e il mio sguardo missionario arriverà più facilmente agli estremi confini della terra.
Affidami a Maria tua Madre. Dammi la gioia di custodire E quando, come lei, anch’io sarò provata dal martirio, fa che ogni tanto possa trovare riposo reclinando il capo sulla sua spalla. Amen!!!