un piccolo seme di riflessione (Mt.1,1–16,18-23)

IL GRANELLINO

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Mt. ( 1,1,1 -16,18-23 )

“Prima che andassero a vivere insieme, Maria si trovò incinta per opera dello Spirito Santo”, ci racconta l’evangelista Matteo.

In quel tempo ciò fu uno scandalo, ma oggi non lo è più. Oggi capita spesso di vedere in chiesa, nel giorno del matrimonio, spose incinte. E questo è una grazia per due motivi: primo perché gli sposi hanno detto SÌ alla vita e poi perché c’è stata la decisione di contrarre il sacramento del matrimonio davanti a Dio e alla comunità  cristiana.

In questa generazione la virtù della castità non è più un valore.

Si sa come la maggioranza dei fidanzati non si impegna a vivere un fidanzamento casto. Il fidanzamento è quasi diventato matrimonio: week-end e vacanze vissute insieme. Ci sono genitori che permettono ai loro figli di dormire con il proprio fidanzato o fidanzata nelle proprie case. È il colmo. Questi genitori poi si professano ferventi cattolici. Tra i giovani non c’è neppure la virtù della fedeltà: si passa da un ragazzo all’altro o da una ragazza all’altra molto facilmente. C’è il dio-sesso che viene adorato. Soprattutto le regazze, per paura di non sposarsi, si buttano in situazioni scabrose e immorali.

A causa di questo sesso sregolato quanti aborti si commettono! E sappiamo che il crimine dell’aborto procura profonde ferite soprattutto nel cuore della donna. Il degrado morale della società inizia proprio con il vizio della lussuria. Oggi una Maria Goretti viene derisa come ragazza senza vita e femminilità. Anche un Giuseppe che si impegna a vivere in castità, dai suoi amici viene considerato come un uomo senza virilità.

Tempo fa una ragazza mi disse: “Padre Lorenzo,  sto pregando il Signore che mi faccia incontrare un fidanzato ma che non sia come San Giuseppe”. Che la natività della Vergine Maria faccia nascere tra i cristiani miriadi e miriadi di giovani che intendono e vogliono, con la grazia di Gesù Cristo, vivere una vita casta, credendo che il corpo è tempio dello Spirito Santo. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei vocazionisti)